È occorso più di mezzo secolo affinché le diverse collezioni di proprietà ecclesiastica trovassero una definitiva e coerente collocazione nel Palazzo Vescovile che all’interno, oltre agli uffici diocesani, ospita il Museo Diocesano di Arte Sacra.

Il Museo, denominato recentemente Mudas Museum, rappresenta l’espressione della vitalità religiosa e culturale della città e si colloca in fecondo dialogo con il ricco patrimonio artistico-religioso accumulato in secoli di storia in tutto il territorio aretino.

Attualmente il museo si sviluppa in cinque sale: una di queste accoglie tre rari crocefissi lignei del XII e XIII secolo, mentre il clima rinascimentale all’interno del Museo è rappresentato da opere pittoriche nelle quali è evidente il segno lasciato da Piero della Francesca.

In occasione della mostra il Museo diocesano di arte sacra allestisce un’esposizione di terrecotte riferibili all’attività aretina di Michele da Firenze, plasticatore di origine fiorentina, già discepolo di Lorenzo Ghiberti, che lavorò tra Firenze e Arezzo, espatriando poi fuori dalla Toscana per lasciare un segno rilevante tra Veneto ed Emilia.

Nel primo Quattrocento la scultura in terracotta è stata uno dei tramiti attraverso i quali si era sviluppata a Firenze la rappresentazione naturalistica della realtà e una nuova concezione dello spazio, aspetti fondanti dell’arte rinascimentale.

___
TRATTO DAL TESTO DI DANIELA GALOPPI PER IL CATALOGO DELLA MOSTRA (EDIZIONI POLISTAMPA)