Museo Nazionale d’arte medioevale e moderna

Palazzo della Dogana, sede del museo
Il percorso dell'esposizione sul Rinascimento prende il via da un’opera eseguita da Filippo Lippi per la chiesa del monastero olivetano aretino di San Bernardo, che torna eccezionalmente ad Arezzo, in questa occasione, dopo più di due secoli. Si tratta dell’Incoronazione della Vergine – nota come Incoronazione Marsuppini – che, a seguito delle soppressioni leopoldine, fu acquisita da privati alla fine del Settecento e finì per essere acquistata da papa Gregorio XVI (1831-1846) per i Musei Vaticani.

Dalla stessa chiesa di San Bernardo proviene la lunetta affrescata da Bartolomeo della Gatta con la Visione di san Bernardo, staccata e trasportata al Museo dopo che i bombardamenti ebbero causato, nel corso della seconda guerra mondiale, la distruzione parziale della chiesa, con danni rilevanti alla facciata.

Al piano superiore due opere del Signorelli e della sua bottega, ambedue aretine: le due Madonne in trono provenienti rispettivamente dal convento delle Sante Margherita e Maddalena e dalla confraternita di San Girolamo.

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TRATTO DAL TESTO DI PAOLA RECIFE PER IL CATALOGO DELLA MOSTRA (EDIZIONI POLISTAMPA)
Sede: Via San Lorentino 8, Arezzo
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Orario: tutti i giorni ore 8.30 - 19.30, chiuso il lunedì

Biglietti: Intero € 4,00, Ridotto € 2,00
Ingresso gratuito con il Pass PGM
Ogni sabato ore 17.30 e ogni domenica ore 10.00 visita guidata GRATUITA

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