Firenze: tre musei da scoprire
Oltre i grandi nomi e le opere più famose Firenze è costellata di tanti piccoli grandi musei, definiti ingiustamente minori, ma che di minore non hanno niente. Partite subito alla scoperta di questi tesori nascosti!
In questo articolo vi segnaliamo 3 musei da scoprire a Firenze, scelti per la loro storia, portano tutti infatti il nome di chi li ha voluti ed ha speso tutta la sua vita per la loro costruzione.
1- Museo Horne
All’inizio del 900 l’architetto e storico dell’arte inglese Herbert Percy Horne si innamora perdutamente di Firenze e decide di farne la sua casa e la sua grande passione che lo accompagnerà per tutta la sua vita. Nel 1911 acquista Palazzo Corsi, in via de’ Benci, con l’intento di dare una adeguata cornice alla propria collezione di dipinti, sculture, disegni e arredi, così da ricreare l’atmosfera e gli ambienti di una dimora rinascimentale.
Alla sua morte, nel 1916, Horne lascia la propria raccolta di oltre 6000 opere allo Stato italiano, dando vita a una fondazione, destinata “a beneficio degli studi”.
Ancora oggi il Museo Horne si presenta ai visitatori così come lo ha voluto il collezionista inglese: un raffinato scrigno di capolavori di pittura e scultura, da Giotto a Simone Martini, a Masaccio, a Filippino Lippi, a Domenico Beccafumi e al Giambologna, ma anche e soprattutto una casa, arredata con pezzi pregiati dal Duecento al Seicento.
2- Fondazione Salvatore Romano
Nell’antico cenacolo di Santo Spirito, si conserva una piccola ma interessante collezione di opere donate a Firenze dall’antiquario napoletano Salvatore Romano. In questo ampio Refettorio, in stile gotico, unico ambiente del complesso monumentale di Santo Spirito che conserva la struttura originaria è conservato un imponente affresco trecentesco di Andrea Orcagna. Quest’opera decora tutta la parete orientale del cenacolo, con in basso frammenti di un’Ultima Cena e in alto una superba Crocifissione animata da un singolare gusto descrittivo. L’affresco è non solo una delle opere migliori dell’Orcagna, ma anche una delle più vaste pitture murali del Trecento giunte fino a noi.
Il nucleo di sculture donate da Romano costituisce una delle rare presenze a Firenze dell’arte romanica. Tra le opere più significative si segnalano la Cariatide e l’Angelo adorante di Tino di Camaino, la Madonna con Bambino di Jacopo della Quercia e due bassorilievi di Donatello con San Prosdocimo e San Massimo, provenienti dalla Basilica del Santo a Padova.
Il Museo Stibbert è uno dei luoghi più affascinanti e inaspettati di Firenze. In una casa-museo realizzata dal suo proprietario, Frederick Stibbert , sono raccolte e disposte secondo un allestimento emozionante e ricco di scena,le eccezionali collezioni che egli ha lasciato alla sua morte alla città: in particolare la famosa collezione di armi, ma anche oggetti d’arte e di vita quotidiana della civiltà europea, islamica ed estremo orientale.
Lo stesso gusto eclettico, la stessa curiosità per il passato e l’esotico caratterizza il parco che circonda la villa. Boschetti, padiglioni, statue, false rovine e un piccolo tempio egiziano scandiscono o sono la meta di percorsi naturalistici-evocativi solo apparentemente casuali.