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Villa medicea della Petraia

DINTORNI DI FIRENZE

La Villa della Petraia è ritenuta a buon diritto, una delle più belle ville medicee.
In origine la proprietà era della famiglia Brunelleschi e nel corso del Quattrocento passò prima agli Strozzi poi ai Salutati. Cosimo I de’ Medici l’acquistò nel 1544 per farne dono al figlio Ferdinando.

E fu proprio il Cardinale Ferdinando ad apportare le modifiche più importanti all’edificio che da “palagio” trecentesco si trasformò in una fastosa villa signorile cinquecentesca. Tra le prime e più importanti modifiche volute dal nuovo proprietario, ci fu la trasformazione dei giardini circostanti che erano “pietrosi” (da cui il nome della Petraia) in rigogliosi terrazzamenti sovrapposti.

Una lunetta di Giusto Utens del 1599 ci descrive minuziosamente l’aspetto delle tre terrazze: sulla prima era disposto un frutteto di piante nane, sulla seconda una vasca centrale circondata da aiuole di piante officinali, sulla terza, la più grande, agrumi in vaso facevano da contrappunto a alberi e passaggi coperti.

Quando nel 1588 iniziarono i lavori di ammodernamento della proprietà, Ferdinando era divenuto da un anno Granduca, succedendo al fratello Francesco I, scomparso prematuramente in circostanze misteriose. L’andamento dei lavori, che si protrasero per circa un decennio, prese immediatamente la direzione di residenza principesca.

La struttura, partendo dalla vecchia torre trecentesca, si ampliò da entrambi i lati. Le preziose decorazioni interne furono volute dai successivi proprietari. Quelle della Cappella, ad opera di Bernardino Poccetti furono eseguite su iniziativa di Cristina di Lorena, moglie di Ferdinando a cui la villa fu assegnata nel 1589. Quelle del cortile, eseguite da Baldassarre Franceschini detto Il Volterrano, raffiguranti i fasti medicei furono commissionate da Don Antonio de’ Medici nei primi anni del Seicento.

Restauri e ammodernamenti si ebbero anche con l’avvento dei Lorena che tra le altre cose dotarono la villa di una sala da gioco e una sala di acquerelli cinesi di proprietà del Granduca Pietro Leopoldo.

A metà Ottocento la Petraia fu anche dotata di una via carrozzabile che la univa alla villa di Castello. In epoca sabauda la villa fu residenza amatissima Rosa Vercellana, la “Rosina”, prima giovanissima amante, poi moglie morganatica di Vittorio Emanuele II. Fu proprio in questo periodo, in occasione del matrimonio del figlio della coppia, che venne realizzata una copertura in acciaio e vetro nel cortile interno, grazie alla quale gli affreschi sono stati preservati dalla prolungata esposizione alle intemperie.

La villa oggi

Superato il vestibolo, il primo impatto con la villa della Petraia è proprio il bellissimo cortile interno. Gli affreschi delle pareti principali narrano le gesta di Goffredo di Buglione alla presa di Gerusalemme, opera di Cosimo Daddi risalenti all’ultimo decennio del Cinquecento. I loggiati sono invece dedicati ai Fasti Medicei e narrano l’incontro fra papa Leone X e Francesco I di Francia, Caterina de’ Medici con i figli, Maria de’ Medici regina di Francia con i figli, il predominio della Toscana sul mare e molte altre storie. In quella dedicata a Alessandro I de’ Medici si può ammirare un autoritratto dell’autore, il Volterrano.

La successiva sala, detta Sala degli Arazzi, ci accoglie subito dopo il cortile. Qui si possono ammirare alcuni arazzi fiamminghi del XVII secolo. A seguire la Sala della Musica e la Cappella Nuova, un tempo camera da letto di Cosimo III. Sul lato destro del cortile due sale ospitano sculture di Bartolomeo Ammannati, Pierino da Vinci e Niccolò Tribolo.

Saliti al primo piano, il corridoio, decorato dagli acquerelli cinesi di Pietro Leopoldo, ci porta fino allo Studio e alla Sala Impero, così nominata per il caratteristico mobilio di epoca napoleonica. La Sala blu e la Loggia di Ponente ci introducono nello Studiolo di Fiorenza dove si può ammirare la famosa scultura bronzea del Giambologna raffigurante Venere-Fiorenza, che completava l’omonima fontana posta anticamente nel giardino della villa di Castello, e oggi collocata all’interno per garantirne la conservazione.

Una serie di Salotti (salotto giallo, salotto verde, salotto rosso) ci offrono una suggestiva testimonianza di vari stili di arredamento. Sempre a questo piano la Camera della Bella Rosina, dove Rosa Vercellana trascorse i suoi anni felici della Petraia.

Termina la visita del primo piano con la Cappella Vecchia, decorata da Bernardino Poccetti e Cosimo Daddi.

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Villa Petraia – i Giardini

Veduta della struttura e dei giardini di Villa della Petraia, a Firenze nella zona di Castello.

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Paliotto

Datazione: 1700 ca.

Uno dei paliotti settecenteschi, di proprietà dell’Università degli Studi di Firenze e conservato presso il Conservatorio delle Montalve in Villa La Quiete, esposto alla mostra Preziosi tesori in villa in uno degli ambienti di Villa della Petraia.

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Incoronazione della Vergine e santi

Bottega di: Sandro Botticelli

La pala, di proprietà dell’Università degli Studi di Firenze e conservata presso il Conservatorio delle Montalve in Villa La Quiete, è esposta alla mostra Preziosi tesori in villa in uno degli ambienti di Villa della Petraia.

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Incoronazione della Vergine e santi (particolare)

Bottega di: Sandro Botticelli

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Vasche

Le vasche del vivaio e, a sinistra, il Belvedere della Villa medicea della Petraia.

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Venere/Fiorenza

Autore: Giambologna

In uno degli ambienti della Petraia, nel cosiddetto “studiolo di Fiorenza”, è esposta una delle sculture più belle del Cinquecento fiorentino: il bronzo con la Venere/Fiorenza del Giambologna. La statua coronava la fontana omonima, già nel giardino di Castello e successivamente trasferita in quello di Petraia nel 1788.

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Incoronazione della Vergine e santi (particolare)

Bottega di: Sandro Botticelli

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Petraia – Camera

La camera da letto cosiddetta “della bella Rosina” in Villa della Petraia, apparteneva alla moglie del re Vittorio Emanuele II di Savoia, Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori.

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Il cortile di Villa della Petraia

Originariamente scoperto e poi coperto negli anni ’70 dell’Ottocento, conserva i celebri affreschi del Volterrano con i Fasti medicei, capolavoro della pittura fiorentina del Seicento, eseguiti su commissione del figlio di Cristina di Lorena e Ferdinando I, il principe don Lorenzo de’ Medici, che utilizzò la villa dal 1624.

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Lunetta La Villa della Petraia

Autore: Giusto Utens
Collezione: Museo Storico Topografico di “Firenze Com’Era”.

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Incoronazione della Vergine e santi (particolare)

Bottega di: Sandro Botticelli

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Ex voto in argento con riproduzione della Villa La Quiete

Datazione: 1663
Autore: Francesco Vandi

L’oggetto, di proprietà dell’Università degli Studi di Firenze e conservata presso il Conservatorio delle Montalve in Villa La Quiete, è esposta alla mostra Preziosi tesori in villa in uno degli ambienti di Villa della Petraia.

Indirizzo

Villa medicea della Petraia
Via della Petraia 40
Castello – Firenze
Telefono: 055 452691
Sito Web | E-mail

Come arrivare:
In Aereo: Dall’aeroporto Amerigo Vespucci, con l’autobus navetta VOLA IN BUS fino alla Stazione di Santa Maria Novella.
In Auto: Dall’autostrada A1 : uscita FIRENZE NORD.Seguire le indicazioni per Sesto Fiorentino. In via R. Giuliani seguire le segnalazioni turistiche per la villa.Da Firenze: in direzione Sesto Fiorentino seguendo poi le indicazioni turistiche per la villa.
In treno: Dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella con treni locali, linea Bologna. Scendere alla stazione di Firenze-Castello.
In autobus: Dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella Linee 2/ 28.

Orario

Da lunedì a domenica
Ore 8.30 – 16.30 da novembre a febbraio
Ore 8.15 – 18.00 nei mesi di Marzo e ottobre
Ore 8.30 – 19.00 da aprile a settembre

Chiusura: secondo e terzo lunedì del mese, Capodanno, 1° maggio, Natale.

Biglietti

Ingresso libero.

Ulteriori informazioni

L’ultima entrata è consentita un’ora prima dell’orario della chiusura.

Gli ambienti della Villa sono accessibili con visite accompagnate ogni ora a partire dalle 8.45 e visista successiva alle 9.30.
Per ragioni tecniche l’ultima visita è fissata alle ore 15,40  da novembre a febbraio– 16,40 nei mesi di marzo e ottobre – 17,40  da aprile a settembre.

PRENOTAZIONI PER LA VISITA
La prenotazione per la visita non è richiesta. Tuttavia, soprattutto in caso di gruppi numerosi, si consiglia di telefonare preventivamente al n. 055 452691