Dire Toscana per qualsiasi cittadino del mondo appena mediamente colto vuol dire Botticelli e Michelangelo, gli Uffizi e la piazza dei Miracoli, le file all’ingresso dei grandi musei di cui parla la televisione a ogni “ponte” festivo, le colline del Chianti e la verde e azzurra Versilia sotto i bianchi marmi delle Apuane.
Si finisce con il dimenticare che la Toscana è stata un grande laboratorio della modernità per l’Italia e per l’Europa; dal tempo dei Macchiaioli agli anni del futurismo, dal “ritorno all’Ordine” alle tendenze del secondo Novecento. Pochi sanno per esempio che sono ben 108 le pubbliche collezioni che in Toscana possono legittimamente definirsi musei di arte moderna.