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Fondazione Scienza e Tecnica

FIRENZE

La Fondazione Scienza e Tecnica è nata nel 1987 per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, con il supporto scientifico dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza, oggi Museo Galileo, per promuovere e diffondere la cultura scientifica e tecnologica, attraverso il recupero e la valorizzazione delle collezioni dell’ottocentesco Istituto Tecnico Toscano.

Scopo della Fondazione è far conoscere e rendere disponibile un patrimonio di altissimo valore, rimasto finora quasi sconosciuto, che si è conservato per oltre un secolo nella sua sede originaria: una ricca collezione, unica in Italia, di oltre cinquantamila oggetti tra raccolte naturalistiche, strumenti scientifici, modelli di macchine, prodotti manifatturieri, fondi librari di interesse storico.

Sviluppando le potenzialità offerte da questa preziosa eredità, la Fondazione intende promuovere un’attività permanente di divulgazione della cultura scientifica costituendo un laboratorio originale dove l’uso appropriato degli apparati storici si affianca a quello di tecnologie attuali e delle moderne tecniche di comunicazione. Nell’aprile del 2002, alla presenza del presidente della Repubblica, è stato inaugurato il Planetario di Firenze, che la Fondazione gestisce con il supporto  dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

Le Collezioni: le ingenti collezioni, formatesi durante il XIX secolo, rappresentano la realizzazione di un progetto ambizioso che l’antico Istituto Tecnico Toscano, ispirandosi al pensiero sperimentale di Galileo, riesce a costituire a Firenze, sul finire del Granducato lorenese: il primo importante istituto politecnico italiano per la scienza e la tecnologia con la più rilevante dotazione di collezione e strumentazione scientifica, un unicum in Italia e come tale riconosciuto in Europa.

Le raccolte, dimenticate per alcuni decenni, sono state riscoperte negli anni 70 del Novecento. Da allora è iniziato un lungo e paziente lavoro di riconoscimento, restauro, catalogazione e tutela, che ha consentito di assicurarne la conservazione e la valorizzazione.

Le collezioni si compongono di tre nuclei fondamentali costituiti dal Gabinetto di Fisica, dal Gabinetto di Storia Naturale con annesso Museo Tecnologico, e dalla Biblioteca. 

Il Planetario un luogo privilegiato per studenti, appassionati di astronomia e per chi vuole approfondire la conoscenza e la comprensione dei fenomeni celesti.
Il nuovo Planetario Digistar Lite, acquisito grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, è un apparecchio che permette di esporre l’astronomia in modo rivoluzionario. Questo strumento, estremamente versatile, consente, infatti di muoversi nel tempo, selezionare una stella o una costellazione, esplorare oggetti celesti anche molto lontani. La mappa 3D dell’Universo permette allo spettatore di navigare nello spazio, come se fosse su un’astronave, andando a curiosare tra nebulose, galassie e sistemi planetari.

Le lezioni per le scuole e gli appuntamenti con il pubblico sono tenuti da astronomi dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. I temi degli incontri variano dalla osservazione del cielo, alla mitologia, all’astronomia nella Divina Commedia e nella storia dell’arte e della scienza (Galileo), oltre naturalmente ai temi classici dell’astronomia (i moti del Sole, della Luna e dei pianeti, le nebulose, le galassie, la Via Lattea, la precessione degli equinozi, ecc.).

Bibliografia essenziale

Le ‘tele cerate’ di Egisto Tortori, Laura Faustini, Stefania Lotti (a cura di). Firenze, Nicomp Laboratorio Editoriale, 2018.

Fondazione Scienza e tecnica. Guida al Museo, Simonetta Soldani, Donatella Lippi (a cura di). Firenze, Giunti, 2018.

Il Gabinetto di Fisica dell’Istituto Tecnico Toscano. Guida alla visita,
Paolo Brenni. Firenze, Polistampa, 2009.

Le stanze della scienza. Le collezioni dell’Istituto Tecnico Toscano Firenze. Firenze, Artigraf, 2006.

Evoluzione dell’Aratro nella Toscana dei Lorena, Guido Gori. (a cura di). Firenze, Polistampa, 2002.

L’acustica e i suoi strumenti. La collezione dell’Istituto Tecnico Toscano/ Acoustics and Its Instruments. The Collection of the Istituto Tecnico Toscano, Anna Giatti, Mara Miniati (a cura di). Firenze, Giunti, 2001.

Archeologia industriale – Metodologie di recupero del bene industriale: atti del convegno (Prato, 16-17 giugno 2000), Laura Faustini, Elisa Guidi, Massimo Misiti (a cura di). Firenze, Edifir, 2001.

Gli strumenti di Fisica dell’Istituto Tecnico Toscano – Elettricità e Magnetismo, Paolo Brenni. Firenze, Le Lettere, 2000.

Gli strumenti di Fisica dell’Istituto Tecnico Toscano – Ottica, Paolo Brenni. Firenze, Giunti, 1995.

Le meraviglie dell’ingegno: strumenti scientifici dai Medici ai Lorena, Francesco Gravina (a cura di). Firenze, Ponte alle Grazie, 1990.

La biblioteca dell’Istituto Tecnico Toscano. 1. Libri antichi: catalogo (1482-1799), Guido Gori, Massimo Misiti (a cura di). Firenze, Tipografia Giuntina, 1986.

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Trasformatore ad alta frequenza di provenienza tedesca

Datazione: inizio ‘900

Questo apparecchio comprende un circuito oscillante con quattro bottiglie di Leida, uno scaricatore a scintilla e alcuni solenoidi. Alimentato da una grossa bobina di induzione produce correnti ad alta frequenza e ad alto voltaggio dette correnti di Tesla. Apparecchi di questo tipo furono utilizzati sia nei laboratori di fisica che nei gabinetti medici per cure elettroterapiche.

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Gran cerchio di Jamin e Senarmont

Datazione: 1870 circa

Costruito da Duboscq a Parigi verso il 1870. Questo strumento universale poteva essere utilizzato come goniometro ottico, come spettroscopio e permetteva inoltre di studiare i fenomeni di polarizzazione per riflessione.

Polypodium vulgare

Datazione: 1888

Tra i numerosi erbari presenti, figura quello composto dalla marchesa Marianna Paulucci (1835-1919), valente naturalista che raccolse personalmente oltre 4000 exsiccata, soprattutto all’interno delle sue proprietà, come la villa di Sammezzano presso Reggello (FI), oppure quella di Torre degli Agli nel quartiere fiorentino di Novoli. Le 200 specie vegetali raccolte in quest’ultima tenuta costituiscono una preziosa testimonianza su una composizione floristica ormai perduta, a seguito della completa urbanizzazione subita dalla zona.

Carta geometrica della Toscana

Datazione: 1830

La carta geometrica della Toscana venne costruita dall’astronomo, geodeta, cartografo e padre scolopo Giovanni Inghirami (1779-1851). Venne da lui ideata, diretta e realizzata su committenza del governo lorenese, che sostenne il progetto mettendo a disposizione il proprio apparato burocratico, come il Catasto e il Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Essa fa parte della collezione di carte geografiche e topografiche risalenti, per la maggior parte, al periodo post-unitario e prodotte dall’Istituto Geografico Militare.

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Verricello con vite senza fine

Questo apparecchio risalente ai primi dell’Ottocento proviene dal Conservatorio di Arti e Mestieri e fa parte dei primi strumenti di cui fu dotato il Gabinetto di Fisica.

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Bussola dei seni e delle tangenti

Datazione: 1860 circa

Costruita da Salleron a Parigi verso il 1860. In questo strumento la corrente da misurare percorre una bobina circolare al centro della quale si trova un ago magnetico. Conoscendo l’intensità del campo magnetico terrestre e le dimensioni della bobina è possibile determinare il valore della corrente dalla deviazione dell’ago.

Orciolo da farmacia, proveniente dalla manifattura di Montelupo Fiorentino (FI)

Datazione: fine XVI secolo

Legata al patrimonio naturalistico è un’ampia serie di reperti industriali e manifatturieri facenti parte dell’originario Museo Tecnologico. I numerosi oggetti che ne fanno parte riguardano le varie branche dell’industria, da quella metallurgica e meccanica a quella edile e tessile, e offrono un quadro di quelli che furono, soprattutto nel XIX secolo, i principali produttori manifatturieri d’Italia a livello sia di piccole imprese locali sia di grandi realtà industriali.

Théatre des instrumens mathématiques et méchaniques

Datazione: 1579.

Uno dei volumi appartenenti al Fondo Antico della Biblioteca e stampati tra il XV e il XVIII secolo. Essi provengono dall’Accademia di Belle Arti, da scambi con i duplicati della Biblioteca Magliabechiana e dai conventi soppressi di S. Trinita, della Badia Fiorentina, della SS. Annunziata, di S. Maria Novella, di Santa Maria degli Angeli e, per quanto riguarda il gruppo più numeroso, di S. Bonaventura al Bosco ai Frati del Mugello.

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Serie di quattro termometri

Datazione: 1870 circa

Tre termometri ad alcool hanno i bulbi ricoperti di vernici diverse. Quando l’apparecchio è esposto a una sorgente di calore i termometri indicano temperature diverse per il diverso potere assorbente delle superfici dei bulbi.

Tela illustrante il ciclo di sviluppo di Corallium rubrum

Datazione: 1870-1876

La tavola fa parte di una raccolta di 66 “tele murali” realizzate tra il 1870 e il 1876 da Egisto Tortori (1829-1893) per l’Istituto Tecnico Toscano. Dipinte a olio su sfondo nero e lucido, le tele rappresentano una sorta di trattato naturalistico, illustrando soggetti di anatomia umana o comparata, paleontologia, morfologia e anatomia vegetale, geologia e geografia fisica.

Cranio di Ursus spelaeus, orso delle caverne

Rinvenuto nella Grotta di Equi, in Lunigiana, il cranio testimonia la presenza, anche in Toscana, di una specie di orso estintasi durante l’ultima glaciazione. Molti altri reperti paleontologici presenti in Museo derivano da importanti aree fossilifere della regione, tra cui il Valdarno Superiore, significativo giacimento di Mammiferi fossili del tardo Terziario e del Quaternario. L’ampia serie di fossili valdarnesi si deve soprattutto al contatto che l’Istituto ebbe con il paleontologo Forsyth Major (1843-1922), che diresse gli scavi nel 1880 proprio in quest’area.

Indirizzo

Fondazione Scienza e Tecnica
Via Giusti 29 Firenze
Telefono: 055 2341157
Sito Web | E-mail

Come arrivare
In auto: La Fondazione Scienza e Tecnica si trova in una zona a traffico limitato. È preferibile parcheggiare l’auto (a pagamento) su viale Matteotti o in piazzale Donatello.

Orario

Visite su prenotazione.
Per prenotazioni:
Email: iscrizioni@fstfirenze.it
Telefono: 055.234.37.23

Servizi

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