Beato Angelico,
Pannello del Tabernacolo dei Linaioli

Proviene dal Museo di San Marco invece, il Pannello del Tabernacolo dei Linaioli, raffigurante la “Predica di San Pietro” commissionata all'Angelico dagli Operai dell’Arte dei Rigattieri, Linaiuoli e Sarti, che intendevano utilizzarla per adornare la loro sede cittadina. Documenti dell'epoca attestano l'11 luglio 1433 come data del contratto fra i membri dell'Arte e il pittore, ragion per cui la realizzazione di questa opera può essere collocata nello stesso decennio dell'Annunciazione valdarnese.

Il pannello fa parte di un mastodontico tabernacolo, la cui analisi è imprescindibile per una più chiara lettura dell'opera. Come ben chiarisce Magnolia Scudieri all'interno della scheda dedicata a quest'opera nel catalogo della mostra Rinascimento in Valdarno “si tratta di uno dei pannelli della predella del monumentale Tabernacolo dell’Arte dei Linaiuoli, che aveva per patrono San Marco, la cui immagine a figura intera campeggia sia sulla faccia esterna che interna degli sportelli. Questi, che, oltre alla figura di San Marco, recano all’esterno quella di San Pietro e, all’interno, quella di San Giovanni Battista, chiudono l’immagine della Madonna in trono col Bambino entro una cornice di angeli musicanti, a tutti nota. Il tabernacolo, di proporzioni monumentali, più del doppio del naturale, è completato dalla predella che, oltre a questo pannello, situato sulla sinistra, reca, al centro, l’Adorazione dei Magi e, a destra, il Martirio di san Marco”.

Interessante il raffronto tra le atmosfere descritte nelle due opere che, seppure coeve, raccontano di due ambientazioni completamente diverse. Indubbiamente pesa in questo caso, come evidenzia Caterina Caneva, curatrice della mostra, la differente destinazione delle due tavole: la prima a un piccolo convento di campagna, la seconda ad adornare gli ambienti “mercantili” e terreni di una potente Arte cittadina. Ed ecco che le vesti sapientemente descritte nel Pannello di San Marco, richiamano proprio all'Arte dei Linaioli e Rigattieri e ai loro intensi scambi commerciali. Così come le figure dei Santi, che non perdendo l'intensità raccolta del momento della predica, sono inseriti all'interno di un contesto cittadino e vivace. Due opere splendide, che perfettamente si inscrivono nel contesto del primo Rinascimento, lasciando una testimonianza unica della maestria di realizzazione e della grande cultura pittorica dell'Angelico.



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Beato Angelico, Pannello del Tabernacolo dei Linaioli, raffigurante la “Predica di San Pietro” tempera su legno; cm 36 x 53 x 3,5 (senza cornice), Firenze, Museo di San Marco.