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Raccolta d’Arte Sacra “Don Corrado Paoli”

MUGELLO

La Raccolta d’Arte Sacra di Sant’Agata di Mugello è stata inaugurata nella primavera del 2000. Si tratta dunque di un piccolo museo molto giovane che s’incardina su uno dei luoghi più eminenti per storia e per devozione del Mugello, la pieve di Sant’Agata.

All’interno del cinquecentesco oratorio della Compagnia di San Jacopo, un grande ambiente con annessa una piccola sagrestia, sono state ordinate ed esposte opere appartenenti al patrimonio storico della pieve insieme ad altre provenienti per lo più da chiese del territorio circostante dove non sussistevano garanzie per la loro sicurezza e buona conservazione; a queste si sono aggiunti alcuni dipinti a lungo conservati in deposito a Firenze.
La Compagnia ove è esposta la raccolta è adiacente alla pieve e le visite ai due luoghi non possono che essere complementari. Di recente la raccolta è stata dedicata a don Corrado Paoli, pievano di Sant’Agata dal 1996 al 2006, la cui figura è rimasta particolarmente viva nella memoria e nell’affetto della comunità di Sant’Agata.

Semplicità e rigore, tipici della Compagnia di San Jacopo, caratterizzano l’interno dell’oratorio, formato da un unico vano rettangolare coperto a capriate lignee. Alle pareti vi sono ancora le panche che ospitavano i confratelli riuniti sotto la protezione della Vergine raffigurata nella tavola cinquecentesca posta sull’altare.

Le opere raccolte provengono dalle chiese del territorio facenti parte del piviere di Sant’Agata che comprendeva un nutrito gruppo di chiese “suffraganee”.

Il percorso espositivo inizia a destra dell’entrata presentando opere di epoche e caratteristiche diverse che uniscono sia prodotti raffinati dovuti alle committenze di dotti prelati o di importanti famiglie, sia beni più modesti, frutto della devozione e della fede delle genti di campagna.

È qui radunato il patrimonio di un territorio restato omogeneo nel tempo, ma “travolto” negli ultimi decenni del Novecento in seguito alle mutate condizioni socio-economiche, culminate nel fenomeno dello spopolamento delle campagne. Così dalle chiese santagatesi, rimaste prive di fedeli, giungono in questo luogo le testimonianze di una vita comunitaria che trovava nel proprio patrimonio artistico il segno della sua identità.

Bibliografia essenziale

Gli angeli di Andrea della Robbia della Compagnia di Piazza. Nuove opere e restauri alla Raccolta di Arte Sacra di Sant’Agata a Scarperia. Teodori B., Brunori Cianti L., Scarperia, Editore: non disponibile, 2002.

La raccolta di Arte sacra di Sant’Agata del Mugello in Musei e raccolte d’arte sacra in Toscana
Brunori Cianti L., Firenze, Editore: Cooperativa Firenze 2000, 2000.

Restauri antichi e moderni. Il polittico di Jacopo di Cione nella pieve di Sant’Agata in Mugello in “Antichità viva”, Brunori Cianti L., non disponibile, Editore: non disponibile, articolo di giornale, n. XXXVI, pagine: 13-17, 1997.

Restauri antichi e moderni. Il polittico di Jacopo di Cione nella pieve di Sant’Agata in Mugello in “Antichità viva”, Brunori Cianti L., non disponibile, Editore: non disponibile, articolo di giornale, n. XXXVI, pagine: 13-17, 1997.

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Angeli adoranti

Datazione: 1498
Tecnica e Materiali: terracotta invetriata policroma
Autore: Andrea della Robbia

I due Angeli di Andrea della Robbia, affiancanti una perduta Madonna col Bambino, provengono da una lunetta presente sull’ingresso della sede della Compagnia di Piazza nel centro del paese, rubata nel 1913. Recuperati poco dopo i soli angeli, questi furono portati al Museo Nazionale del Bargello dove sono rimasti fino al 2002 quando, restaurati, sono potuti tornare nel loro luogo di origine.

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Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo, Bernardo degli Uberti, Giovanni Gualberto, e santo vescovo

Datazione: 1632
Tecnica e Materiali: olio su tela
Autore: Jacopo Vignali

Egregio esempio della diffusione in Mugello della pittura fiorentina seicentesca, appartiene ad uno dei protagonisti di quella stagione pittorica, ovvero Jacopo Vignali che ha ampiamente lavorato per le principali chiese e palazzi della città.
Il dipinto mugellano rappresenta un ottimo esempio dell’arte del maestro per la solidità dell’equilibrio compositivo, per la dolcezza del modellato e per la soffusa ed avvolgente atmosfera dell’insieme ottenuta con caldo e vibrante cromatismo.

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Madonna col bambino tra i Santi Girolamo, Lorenzo, Giovanni Battista e Nicola

Datazione: primo decennio del XVI sec.
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Attribuito a: Scuola toscana

Recentemente restaurata, l’opera rappresenta un tipico prodotto provinciale che mutua elementi propri della grande tradizione figurativa fiorentina del secondo Quattrocento e li traduce in un lessico semplificato ed ingenuo, vivace nei colori ed immediato nella trasmissione del messaggio.

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Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria

Datazione: quarto decennio del XV sec.
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Autore: Bicci di Lorenzo

Recuperata nell’Ottocento in un magazzino, questa tavola costituiva la parte centrale di un perduto polittico di cui si conservano cinque pannelli frammentari inseriti nell’ancona dell’altare di Sant’ Agata nella pieve. Attribuita a Bicci di Lorenzo nella sua seconda fase di attività quando i ricordi orcagneschi vengono temprati dai nuovi indirizzi gotici, l’opera è riferibile al quarto decennio del XV secolo mostrandosi assai vicina al trittico di Perugia.

Cristo in pietà con la Madonna e Angeli

Datazione: seconda metà del XVI sec.
Tecnica e Materiali: olio su tavola
Attribuito a: Domenico Buti

Il soggetto di questa tavola, proveniente dalla chiesa vecchia di Sant’Andrea a Cerliano, deriva dalla Pietà, oggi perduta, dipinta da Michelangelo per Vittoria Colonna intorno al quinto decennio del Cinquecento. Dell’originale restano un disegno, varie stampe che aggiunsero nuovi elementi iconografici e numerose repliche pittoriche che, pur variando i caratteri, ne replicano l’impostazione di fondo.

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Madonna col Bambino e San Giovannino

Datazione: 1528
Tecnica e Materiali: terracotta invetriata policroma
Autore: Giovanni della Robbia

Terracotta proveniente da un antico tabernacolo a edicola presente nell’orto della pieve e da lì rimossa nel 1913. La terracotta mostra i tipici caratteri della tarda scuola robbiana, evidenti nella sgargiante policromia, nel caratteristico impianto compositivo e nella tipologia delle figure, nonché nell’elaborata cornice architettonica.

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Madonna col Bambino tra i Santi Jacopo e Agata

Datazione: 1514
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Bottega di: Ridolfo del Ghirlandaio

La pala d’altare della Compagnia di San Jacopo, raffigura la Madonna col Bambino affiancata dai santi titolari della Compagnia e della pieve inseriti in un aperto paesaggio che richiama il contesto rurale locale. L’opera fu commissionata nel 1514 e questa data ben si accorda con le caratteristiche stilistiche del dipinto,memori del classico impianto tardo quattrocentesco ma rinnovato da un’impostazione ampia e solenne, tipica del gusto classicheggiante del primo Cinquecento fiorentino.

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San Michele Arcangelo

Datazione: 1640
Tecnica e Materiali: olio su tela
Autore: Lorenzo Lippi

Dipinto di notevole qualità che il recente restauro, peraltro ancora da completare nella parte estetica, ha ulteriormente messo in evidenza permettendo di collegarlo ai modi di Lorenzo Lippi. Il dipinto risulta fortemente influenzato dallo stile di Francesco Furini cui Lippi desume il particolare dell’impeto coloristico dello sfolgorante manto rosso ed il modello del volto, intensamente caratterizzato.

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Madonna col Bambino

Datazione: 1383 ca.
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Attribuito a: Jacopo di Cione

L’antico polittico della Pieve di Sant’Agata, attribuito a Jacopo di Cione e databile al 1383, in origine collocato sull’altar maggiore della pieve, fu smembrato e la tavola centrale raffigurante la Madonna col Bambino venne collocata nella cappella absidale destra in relazione all’intensa devozione di cui divenne oggetto poiché ad essa si rivolgevano le preghiere dei santagatesi che invocavano protezione.

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Madonna col bambino in trono e i Santi Gavino e Miniato

Datazione: 1345
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Autore: Nicholaus

Datato e firmato, questo dipinto rappresenta l’unica documentazione conosciuta del suo autore, il misterioso Nicholaus, del quale ancora non sono state individuate altre opere. I tratti stilistici di questo maestro si rivelano piuttosto particolari unendo alla tradizione figurativa fiorentina un tratto più morbido ed espressivo che non sembra esente da influssi senesi.

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Madonna del Rosario e Santi

Datazione: 1611
Tecnica e Materiali: olio su tela
Autore: Simone Sacchettini

La tela, all’interno della pieve di Sant’Agata, risale al primo Seicento ed è fra quelle commissionate dal pievano Nozzolini all’affermata bottega di Cristofano Allori. È fra le poche opere certe, in Italia, di un suo allievo, Simone Sacchettini.

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Santa Caterina d’Alessandria

Datazione: metà del XV sec.
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Autore: Maestro di Signa

L’opera è attribuita al Maestro di Signa, un anonimo artista cui è stato recentemente avanzato il nome di Antonio di Maso, l’unico discepolo di Bicci di Lorenzo a non avere opere collegate al suo nome; tale maestro riscosse molta fortuna nelle committenze provinciali, legate ad un gusto ancora tardo gotico, elegante e piacevole, anche se talvolta ripetitivo.

Indirizzo

Raccolta d’arte sacra “Don Corrado Paoli” a Sant’Agata
Via della Pieve, 3, Sant’Agata
Scarperia
Telefono: 055 8406741
Sito Web

Per informazioni generali e per prenotare visite di gruppo: filippobellandi@tiscali.it – 055.8406853.

Per informazioni specifiche su Raccolta Arte Sacra: Lia Brunori: brunorilia@virgilio.it.

Orario

Domenica e festivi: 15-18 con ora solare, 16-19 con ora legale.

I Musei sono sempre aperti per gruppi di almeno 20 persone con prenotazione a 055.8406853 – 328.8262781

Per prenotare attività didattiche (visite e laboratori presso Centro Documentazione Archeologica: Paolo Gucci: guccipaolo@inwind.it – 349.2255626

Biglietti

Costo della visita guidata per i due musei:
€ 3 a persona, comprensivi del biglietto di ingresso;
€ 4 a persona, se comprende i musei più la Pieve.

Servizi

accessibilità per i disabili
bookshop
sezione didattica
visite guidate