Il Palazzo dei Vicari è il simbolo di Scarperia e della sua storia. Nel 1306 la Repubblica Fiorentina, impadronitasi del Mugello, dopo aver sconfitto la famiglia degli Ubaldini che controllava il territorio, decise di fondare una “terra nuova”.
Il borgo, chiamato “Castel San Barnaba alla Scarperia”, aveva funzione di vero e proprio baluardo difensivo lungo la principale strada che conduceva a Firenze.
Fu così che il 26 aprile 1306 venne stabilita la costruzione di Castel San Barnaba, in ricordo della recente, entusiasmante vittoria della parte guelfa a Campaldino. Fin dal suo battesimo il nuovo centro divenne emblema della Dominante e portò nel nome, nello stemma e nella sua stessa immagine il “marchio” indelebile della sua filiazione da Firenze.
Il Palazzo era il fulcro civile della Terra e fu eretto all’incirca a metà del XIV secolo lungo il lato ovest della piazza al centro del rettangolo definito dalle mura difensive (oggi Piazza dei Vicari). Inizialmente alloggio del capitano delle truppe militari, divenne poi sede del Potestà e nel 1415, quando Scarperia fu eletta sede vicariale, fu trasformato in Palazzo signorile.
L’edificio è stato man mano ampliato e restaurato nel corso dei secoli, soprattutto in seguito ai grandi terremoti che hanno scosso Scarperia e il Mugello (1542, 1611, 1919), ma ha in gran parte mantenuto l’impianto di epoca trecentesca e quattrocentesca.
La prima cosa che si nota, oltre alla somiglianza all’architettura di Palazzo Vecchio di Firenze, al quale infatti si ispira, è la presenza sulla facciata e sulle pareti dei due atri interni di numerosissimi stemmi.
Questi appartenevano ai vicari che si succedevano come governatori ogni sei mesi e avevano l’obbligo di lasciare nel palazzo l’insegna nobiliare della loro famiglia.
Il secondo atrio ospita sulle sue pareti anche affreschi quattrocenteschi raffiguranti gli stemmi delle terre che facevano parte del vicariato e scene a tema religioso.