Allestito nei locali dell’ex convento di San Francesco, il museo ospita un’importante collezione di dipinti, sculture, paramenti e arredi sacri che testimoniano la rilevanza storica e la vitalità artistica del territorio di Greve in Chianti.
Il convento di San Francesco fu eretto nella prima metà del Cinquecento per i frati di Santa Croce a San Casciano, su una collina all’inizio della vecchia strada che conduceva a Montefioralle. Si trattava propriamente di un Ospizio che accoglieva i francescani in cammino tra Firenze e Siena ed offriva ricovero anche ai frati questuanti del territorio grevigiano.
A seguito della campagna di soppressioni del 1866 i francescani abbandonarono definitivamente l’edificio, adibito a carcere fino al 1927, quindi destinato ad uso di civile abitazione. Una convenzione stipulata tra il Comune di Greve in Chianti e la Diocesi di Fiesole ha avviato il progetto per la realizzazione di un museo destinato ad accogliere gli oggetti d’arte sacra provenienti dalle chiese della zona.
Il percorso museale inizia nell’oratorio di San Francesco, dove spicca la splendida terracotta policroma attribuita a Santi Buglioni rappresentante il Compianto di Cristo, incorniciata da un arco centinato di chiara matrice robbiana decorato a festoni di frutta e fiori e sormontato al culmine da un cherubino. L’altare posto al di sotto di questo Compianto è ornato da un paliotto in paglia naturale del secolo XVIII; ai lati si trovano due dipinti seicenteschi raffiguranti l’immagine di San Pietro.
Altri due quadri sono collocati nella parte sottostante il presbiterio mentre sulla parete d’ingresso si trova un’immagine della Madonna del Rosario, pittura di impianto tardo-manierista datata 1615 e firmata da Francesco Boldrini. Di fronte campeggia un grande dipinto che rappresenta l’Apparizione di Cristo ad un santo identificabile forse in Sant’Alessio.