Palazzo Davanzati, magnifico e raro esemplare di dimora trecentesca a Firenze, rappresenta il momento di passaggio tra la casa-torre medievale e il palazzo rinascimentale. Il palazzo fu costruito alla metà circa del secolo XIV dai Davizzi, potente famiglia di mercanti e banchieri, in via Porta Rossa, dove dimoravano agiate famiglie fiorentine, dai Bartolini ai Foresi, dai Monaldi agli stessi Davanzati, che ne divennero più tardi proprietari.
Un primo ammodernamento si deve alla famiglia Bartolini che ne divenne proprietaria nel 1516. Nel 1578 il palazzo venne acquistato da Bernardo di Anton Francesco Davanzati. I nuovi proprietari, lo abitarono per circa due secoli e provvidero a sistemare uno stemma cinquecentesco con l’arme della propria casata sull’imponente facciata del palazzo che, da allora, è sempre stato conosciuto come Palazzo Davanzati.
L’edificio, dal forte slancio verticale, denota che nella costruzione vennero inglobate, oltre ad altre proprietà dei Davizzi, almeno due case-torri. L’importante facciata, articolata su tre piani sormontati dall’altana superiore, si sviluppa su un piano terreno a bugnato con tre ampie aperture ad arco ribassato, che anticamente erano prive di portoni affacciando direttamente sulla strada.