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Museo della Madonna del Parto di Monterchi

VALTIBERINA

Il Museo della Madonna del Parto, poco fuori le mura del borgo di Monterchi, è museo per una sola opera, il capolavoro di Piero della Francesca, eseguito probabilmente verso la metà del Quattrocento per la piccola chiesa di Momentana, ora cappella cimiteriale.

Raffigura la Vergine in evidente stato di gravidanza con la mano sul ventre in un gesto di grande naturalezza che si fonde con la regalità dell’intera composizione. Gli angeli aprono la tenda, il tabernaculum, che contiene Maria a sua volta tabernacolo del corpo di Cristo.

Suggestiva ma improbabile l’ipotesi che sia stata dipinta per la morte della madre del pittore originaria di Monterchi.

Nel Museo è anche esposta la Madonna del Latte, risalente al XIV secolo, che si trovava sotto l’affresco di Piero della Francesca.
Dopo il Concilio di Trento l’altare della Madonna del Parto non fu più officiato, probabilmente perché il soggetto non era considerato più decoroso, e il capolavoro fu così riscoperto solo alla fine dell’Ottocento.

Fu tanto venerata dagli abitanti di Monterchi che, per il timore che qualcuno la potesse portare via, cacciarono sia il restauratore Domenico Fiscali, incaricato di restaurarla dopo il terremoto del 1917, sia gli storici dell’arte Ugo Procacci e Mario Salmi, intenzionati a metterla al sicuro dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

Oltre al Museo della Madonna del Parto a Monterchi è possibile visitare anche il Museo delle Bilance.

Aperto al pubblico da giugno 2012 e allestito nelle sale del cinquecentesco Palazzo Massi-Alberti, nasce dalla collezione privata di Velio Ortolani, una delle più importanti nel suo genere a livello europeo. All’interno di questo Museo è possibile ripercorrere oltre sei secoli di storia della bilancia in ogni sua tipologia, partendo dalle eleganti stadere e bilance a due bracci del XV secolo per arrivare a strumenti più moderni, come le bilance da laboratorio e le bascule da mercato risalenti al secolo scorso.

Bibliografia

(Luisa Caporossi, Capolavori in Valtiberina, Ed. polistampa, 2013)

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Madonna del Parto

Datazione: 1455-1465 circa
Tecnica e Materiali: affresco
Dimensioni: 260×203 cm
Autore: Piero della Francesca
Provenienza: Cappella di Santa Maria di Momentana

In Toscana già dalla prima metà del Trecento circolava la raffigurazione realistica della Vergine incinta. Questo soggetto iconografico venne chiamato “Madonna del parto” e rappresenta la Madonna da sola, in piedi, in posizione frontale e visibilmente incinta.
Uno tra gli elementi che la distingue da una normale donna incinta è il libro chiuso appoggiato sul ventre, allusione al Verbo Incarnato; il libro infatti rappresenta l’Antico Testamento e dunque la parola di Dio che, attraverso la Vergine, si incarna e discende tra gli uomini.

La Madonna del Parto è uno degli affreschi più famosi di Piero della Francesca e una delle espressioni più alte del Rinascimento. Il capolavoro, che originariamente si trovava nella cappella di Santa Maria di Momentana a Monterchi, oggi si può ammirare nel Museo della Madonna del Parto. Un’opera avvolta dal mistero, sia per la scelta del sito in cui è stata affrescata, luogo anticamente eletto alla devozione di figure divine protettrici della fertilità, sia per la committenza ancora oggi sconosciuta: capolavoro, unico nel suo genere, che potrebbe essere iniziativa del maestro stesso.

La vergine è rappresentata incinta, al centro di una tenda aperta da due angeli. Indossa una semplice veste azzurra con delle aperture che lasciano intravedere la sottoveste bianca, simbolo della sua purezza. Con un mano si accarezza il ventre, un gesto di protezione e allo stesso tempo di fiera ostentazione del miracolo in atto. L’altra mano è poggiata sul fianco. La tenda che accoglie la scena è decorata con fiori di melograno, evocativi della futura passione di Cristo.

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Il Museo

Museo della Madonna del Parto, esterno.

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Il Museo delle Bilance

Il Museo delle Bilance nasce grazie alla passione di Velio Ortolani, straordinario collezionista e autore di una lunga e attenta ricerca di pezzi unici e bellissimi. Oggi la collezione Ortolani, una delle più importanti al mondo per numero di oggetti, tipologia e arco cronologico trova compimento nel Museo, che con circa 160 oggetti selezionati ci consente di  ripercorrere oltre 600 anni di storia della bilancia, partendo da alcune piccole stadere di epoca rinascimentale fino ad arrivare alle grandi bascule industriali del secolo scorso.

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Monterchi

Monterchi, veduta da Citerna.

Indirizzo

Museo della Madonna del Parto
Via della Reglia, 1
52035 Monterchi (Arezzo)
Telefono: 0575 70713
Sito web | E-mail

Orario

2 Novembre – 31 Marzo:
9.30-12.30/14.00-17.00;
26 Dicembre-6 Gennaio:
tutti i giorni; 9.00-13.00/14.00-17.00
1 Aprile – 31 Ottobre:
tutti i giorni; 9.00-13.00/14.00-19.00
Chiuso il 25 Dicembre

NB: a causa delle restrizioni causate dall’emergenza Covid-19 gli orari sono suscettibili di variazioni. Per l’orario di apertura  vi invitiamo a contattare il museo tramite email, telefono, o a consultare il sito ufficiale

Biglietti

INTERO: 6,50 €

RIDOTTO: 5,00 € – Studenti tra i 14 – 25 anni, gruppi da 15 persone, pellegrini, possessori Ecclesia card, possessori biglietto Museo del Duomo di Città di Castello (PG), possessori biglietto Sistema Museale di Castiglion Fiorentino (AR)

GRATUITO: Donne in dolce attesa, ragazzi sotto i 14 anni, portatori di handicap con accompagnatore, guide turistiche, giornalisti

Servizi

bookshop
giardino
museo accessibile ai disabili
supporti multimediali (touch screen e video)