
Cristo crocifisso e il Diniego di San Pietro – Prima sala
Datazione: 1230-1240
Tecnica e Materiali: tempera e argento su tavola
Dimensioni: 88 cm. x 69 cm.
Autore: Maestro della Croce n°434 degli Uffizi (attivo a Firenze e Lucca nel secondo quarto del XIII secolo)
La croce raffigura il Cristo crocifisso secondo l’iconografia del Christus triumphans, vittorioso sulla morte, mentre sul tabellone è dipinto il pentimento di San Pietro al canto del gallo. Il dipinto era ricoperto da due strati risalenti rispettivamente al Duecento e al Settecento. Il Maestro della Croce, a cui è attribuito il dipinto, attivo a Firenze e Lucca, si è probabilmente formato nella bottega di Bonaventura di Berlinghiero.

Incoronazione della Vergine e Gerarchie Celesti – Seconda sala
Datazione: 1510-1520 ca.
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Dimensioni: cornice: 252.6 cm. x 193 cm.
Autore: Maestro dei Cassoni Campana, attivo a Firenze nel secondo decennio del XVI secolo
Provenienza: Chiesa di Sant’Antonio di Vienne
La tavola raffigura la Vergine incoronata dalla Trinità e circondata da cherubini, angeli musici e dai tre arcangeli posti sotto di essa. Nella metà inferiore sono raffigurate le schiere dei Santi, riconoscibili dai loro attributi iconografici. La cornice è decorata con angeli che reggono cartigli con scritte inneggianti alla Trinità.

San Paolo e San Francesco – Seconda sala
Datazione: 1420-1425 ca.
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Dimensioni: 139 cm. x 73 cm.
Autore: Giovanni di Marco, detto Giovanni Dal Ponte (Firenze 1385 – 1437)
La tavola raffigura San Paolo e San Francesco con i loro attributi iconografici: il libro e la spada, strumento del suo martirio per il primo, il saio, le stimmate ed il libro per il secondo. Il dipinto era una delle parti laterali, insieme alla tavola raffigurante San Giovanni Battista e San Pietro, di un polittico andato perduto.

Trionfi – Trionfo dell’Eternità – Seconda sala
Datazione: 1480 ca.
Tecnica e Materiali: tempera su tavola
Dimensioni: 85.5 cm. x 96.5 cm.
Autore: Jacopo di Arcangelo, detto Jacopo del Sellaio (Firenze 1442 – 1493)
Ispirata ai Trionfi di Petrarca, la tavola rappresenta con un’allegoria religiosa l’esaltazione della fede cristiana: su un carro trainato da quattro tetramorfi (leone, acquila, angelo e toro alato) simboli degli evangelisti dell’Apocalisse, sono inginocchiate le personificazioni delle Virtù Teologali (Fede, Speranza, Carità) mentre ai lati del carro sono le virtù Cardinali (Giustizia, Prudenza, Fortezza, Temperanza). In alto Cristo circondato da angeli lascia cadere una pioggia.

L’incontro di Gesù e il Battista fanciulli – Terza sala
Datazione: 1500 – 1510 ca.
Tecnica e Materiali: terracotta invetriata
Bottega di: Luca Della Robbia (Firenze, 1400 – Firenze, 1481)
Dimensioni: 87 cm. x 162 cm.
Autore: Benedetto Buglioni (Firenze 1459/1460 – 1521)
La lunetta racconta l’episodio in cui Gesù ed il Battista, entrambi fanciulli, s’incontrano nel deserto. Questo soggetto, diffuso nella produzione artistica di XV sec., è assente nel Vangelo ed è tratto da una sacra rappresentazione quattrocentesca dal titolo “La rappresentazione di San Giovanni nel deserto”, scritta da Feo Belcari e Tommaso Benci. La cornice della lunetta è decorata da una ricca ghirlanda di fiori e frutta.